7 Marzo 2023
Mettere un nome al femminile basta per parlare di differenza ?
Oppure usare volutamente un nome maschile, ci consente di arrivare all’uguaglianza?
E’ un argomento di attualità, in un mondo che da molta importanza al genere, cosa vuole dire essere Donna al giorno d’oggi?
Lotta in nome della parità: il femminismo dell’uguaglianza:
Al centro, vi è la convinzione che la disuguaglianza di genere derivi da un accesso ridotto, per le ragazze e le donne, ai diritti civili e, in generale, alle risorse sociali, quali l’istruzione e il lavoro. Motivazione di tale varco esiguo sarebbe, poi, la costante subordinazione cui esse sono sottoposte, e la mancanza di eguali opportunità cui questa condizione le conduce.
Il “femminismo dell’uguaglianza” chiede che vengano cancellate le differenze tra i sessi consolidate nella cultura e nella vita occidentale e che si sono tradotte in discriminazione, subordinazione, esclusione. Chiede che le donne siano considerate eguali agli uomini per natura, cioè di pari valore e capacità; reclama l’accesso agli stessi diritti degli uomini e respinge come fattori di oppressione i ruoli e i caratteri tradizionalmente attribuiti alle donne.
Il soggetto “donna”: il femminismo della differenza
La situazione inizia a mutare nel corso degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, quando in tutto il mondo si impone la seconda ondata del femminismo, concentrata più sulla “liberazione” delle donne piuttosto che sulla loro emancipazione.
È in questo contesto, dunque, che si plasma il femminismo della differenza, il quale si distacca dalla rivendicazione dell’uguaglianza tra uomini e donne in favore di una maggiore valorizzazione di queste ultime, prese ora in considerazione non come soggetti “politici” bensì come identità a sé stanti e non riconducibili, soggiogate o assimilate a quelle maschili.
La domanda rimane, Donne si nasce o si diventa ?
Noi abbiamo creato una collezione di prodotto per la festa che prende e ci prende un pò in giro e speriamo che vi piaccia: date una sbirciata qui
Per noi la chiave è fare ciò che ti rende felice, nel rispetto delle libertà degli altri senza pensare se la cosa o chi vuoi manifestare, sia buffa , ridicola, o ti metta un pò in imbarazzo perchè se ti fa stare bene è sicuramente la strada giusta.
E voi che ne pensate ?
Elisabetta