13 Settembre 2022
D’estate se ne parla sempre ma quest’anno più che mai non si è sentito altro che parlare di siccità.
Complice il super caldo, ma mai come nel 2022, ci siamo trovati in una situazione di carestia d’acqua come questa.
E noi che siamo pur sempre dalla parte del green, ma con molta attenzione alla sostenibilità, ci sentiamo in dovere di rincuorarvi, perché mantenere il verde intorno a noi e non nuocere all’ambiente che ci circonda non solo si può ma può essere anche divertente se si seguono alcuni piccoli trucchi e si scelgono i giusti alleati.
Iniziamo con gli alleati!
Ci sono piante che vivono con poca acqua o addirittura senza ?
La risposta è SI!
Partiamo dalle più incredibili, quelle che vivono senza: la Tillandsie della famiglia delle Bromeliacee. Esse offrono più di cinquecento specie differenti e sono spesso chiamate “Figlie del Vento”. Questa piante non hanno bisogno di terra o acqua perché sono al 100% autonome. Difatti sono classificate come piante epifite ovvero in grado di assorbire l’acqua presente nell’aria tramite le squame delle foglie.
Possono essere utilizzate per essere appese nelle nostre case, con l’unica accortezza di lasciarle in un posto con tanta luce. Possono essere riposte anche all’esterno ma mai se la temperatura scende sotto i 10 gradi. Se l’umidità dell’ambiente scende sotto il 30% basta vaporizzare di tanto in tanto e cresceranno rigogliosissime.
Altre piante che richiedono pochissima acqua invece sono: Aloe, Belladonna, Mirto Crespo, Glicine, Acacia di Costantinopoli, ma anche Rosmarino, Ibisco e Grivillea, adattissimi anche per chi non ha il pollice verde.
Come vedete ci sono moltissime piante tra cui scegliere che hanno bisogno di poche cure e contribuiscono al risparmio idrico, regalando profumi e fioriture fantastiche. Sta a voi la scelta!
TRUCCHI:
Se invece abbiamo già a casa piante in giardino, in terrazzo o nelle mura domestiche che hanno comunque sempre sete, possiamo usare qualche accorgimento di tipo pratico:
- La prima cosa sarebbe utilizzare l’acqua piovana, ma dato che non sta piovendo da un pò dovremmo optare su altre opzioni.
Diciamo che per l’orto e le rose si consiglia di irrorare con acqua al mattino presto. Per il prato e le piante il momento migliore è alla sera perché l’acqua avrà il tempo di scendere nel terreno. Come farlo? È fortemente consigliato fare poche bagnature, ma prolungate, così le piante svilupperanno un apparato radicale profondo e non superficiale, potranno così diventare autonome rispetto all’annaffiatura. - Utilizzare la pacciamatura che aiuta a trattenere l’umidità nel terreno
- Usare vasi traspiranti i migliori per quanto un pò passati di moda restano sempre quelli di terracotta.
- Sistema di irrigazione goccia a goccia, consente un notevole risparmio d’acqua.
- Il trucco dei cristalli d’acqua: Miscelare al terriccio dei vasi dei granuli di “acqua secca”, ovvero cristalli di poliacrilato di potassio, in vendita nei consorzi agrari oppure on line con la funzione di riserva d’acqua, aiuta parecchio. Questi granuli assorbono il liquido delle annaffiature e poi rilasciano gradualmente l’umidità alle radici fino a trenta giorni. Grazie a ciò la pianta riesce a superare momenti di forte stress idrico e si può bagnare molto di rado.
Insomma, mantenere il verde intorno a noi a basso impatto ambientale e senza sprechi si può! Soprattutto ricordate che è più probabile che una pianta muoia per troppa acqua che per poca ve lo assicuriamo !
Elisabetta